ERGASTOLO DELLE VITTIME. Dal 2018 Massimo Maffei di Telecorriere ne parla (inascoltato) a “Storie Italiane” di Rai1. L’ennesima è la mamma del piccolo Tommaso Onofri. «L’ergastolo ce l’ho io e me lo tengo. Il rapitore è fuori»
Paola Pellinghelli è la mamma di Tommaso Onofri, il bambino rapito a Casalbaroncolo di Parma il 2 marzo del 2006 e poi ucciso. Per il delitto furono condannati Mario Alessi all’ergastolo, Antonella Conserva a 24 anni e Salvatore Raimondi a 20. Da ieri Raimondi è fuori. Libero di vivere e circolare. «L’ergastolo ce l’ho io e me lo tengo, non posso avere sconti di pena io, posso solo sopravvivere, perché questo è un sopravvivere. Non so che metro usino per giudicare le persone: io non lo trovo giusto, ci sono crimini e crimini e io ho sempre pensato che in questo Paese la vita di un bambino valga molto poco» commenta la madre Paola Pellinghelli intervistata da La Stampa. Secondo me – afferma – «dovrebbe rendersi utile per la società, restare in carcere e pagarselo. Non trovo niente di giusto in questa storia: i colpevoli hanno avuto tanti benefici e io ci ho rimesso un figlio che avrebbe compiuto 21 anni il prossimo 6 settembre. L’ultima volta che l’ho visto aveva 18 mesi…». E non è finita. «Conserva – rivela – ha avuto un permesso premio di 10 giorni la primavera scorsa: lo ha trascorso a casa sua. Credo proprio che fra un po’ saremo qui a parlare anche della loro liberazione, prima di Conserva e poi di Alessi. Loro vengono aiutati, ma le vittime chi le aiuta? Ho avuto sostegno psicologico ma queste cose, in me come nell’altro mio figlio che oggi ha 27 anni, lasciano segni profondi».